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Attualità giovedì 27 ottobre 2016 ore 21:00

"Situazione indecorosa al cimitero"

La lista civica "Castelfranco Piandiscò" presenta un'interrogazione urgente sulla chiusura della cappella del camposanto



CASTELFRANCO PIANDISCÒ — Il sequestro della cappella del cimitero di Castelfranco Piandiscò da parte del Noe, Nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri di Firenze, è già tema di un'interrogazione presentata dai consiglieri della lista civica "Castelfranco Piandiscò" e cioè  Antonella Grassi, Marco Morbidelli e Francesco Benedetti.

Ecco il testo:

"Come consiglieri comunali del gruppo Lista Civica del comune di Castelfranco Piandiscò, già in diverse occasioni avevamo segnalata l’indecorosa situazione in cui versava la Cappella del Cimitero di Castelfranco di Sopra. Alle nostre interrogazioni avete sempre risposto con promesse senza seguito. Da anni non viene più celebrata la Messa all’interno della Cappella che per giunta è chiusa al pubblico da un lucchettaccio perché neanche si trova più la chiave. Ci domandiamo e Vi domandiamo perché? Perché togliere alle persone la possibilità di pregare in un luogo sacro dove sono custodite le spoglie dei nostri cari?

Proprio in questi giorni - continua l'interrogazione - sono arrivate anche le precisazioni da parte della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, in riguardo alle modalità di conservazione delle spoglie o delle ceneri dei cari defunti: è stata infatti vietata la conservazione domestica delle ceneri, proprio in virtù del fatto che vanno conservate in luoghi sacri, dove è assicurata la preghiera e il suffragio della comunità. Ne andranno previsti appositi spazi, vi state attrezzando?

Per queste ragioni, ci troviamo a denunciare, per l’ennesima volta, una situazione indecorosa che non fa certo onore alla sua amministrazione. Ci sono giunte notizie di una “visita” (dei NAS ?) alla succitata Cappella e voci che riportano una situazione indegna di una società civile, come si reputa la nostra: resti di esumazioni sparsi per la Cappella, croci, fotografie, panche rovesciate, sacchi contenenti materiale umano (?), ossario privo di copertura, sporcizia ovunque, tutto nel più impressionante degrado e abbandono.

Forse è proprio questo il motivo della chiusura alla pubblica devozione. I cittadini ed i cattolici di questo Borgo si ritengono offesi per questo degrado e con la presente chiediamo di sapere entro 3 gg dalla presente, con risposta scritta a due semplici domande:

1) se corrisponde a verità la situazione sopra esposto e quali siano i tempi della completa restaurazione delle attività di culto nella Cappella;

2) se vi sia stata visita di organi di controllo sanitari e/o di polizia e di avere copia del verbale stilato nelle suddette visite.

Ci aspettiamo che il 2 novembre si possa tornare a pregare nella Cappella del Camposanto di Castelfranco" conclude l'interrogazione.


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