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Attualità venerdì 11 novembre 2016 ore 17:46

Inaugurato il terzo lotto della variante alla 69

Assessore Ceccarelli: "Progetto ambizioso. Ora siamo impegnati a superare le criticità che hanno impedito la realizzazione nella parte fiorentina"



MONTEVARCHI — Aperto questo pomeriggio al traffico il terzo lotto della variante alla SR 69 in Valdarno, che costruisce l’ultimo tratto dello spostamento in riva destra che ha inizio dal cimitero di Levane e arriva al confine con la provincia di Firenze. 

Al taglio del nastro erano presenti il presidente della Provincia Roberto Vasai, in rappresentanza dell'Ente che ha appaltato e seguito la realizzazione dell'opera e l'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli, che vi aveva dato il via come predecessore di Vasai in Provincia e l'ha portata a conclusione come amministratore regionale garantendo i finanziamenti necessari. 

“Questa – ha affermato Vasai - è un'opera pensata in un momento storico diametralmente opposto a quello di oggi. Ferma restando la sua validità come infrastruttura, è nata in un periodo nel quale le Province erano nel momento di massimo riconoscimento sul piano istituzionale, forti di un ruolo di governo dell'area vasta che metteva insieme assetto del territorio, ambiente, viabilità, urbanistica, sviluppo economico, lavoro, istruzione. In virtù di questo ruolo progettava e realizzava le grandi opere regionali, come questa, e coordinava i Comuni del territorio in progetti anche ambiziosi e a lunga scadenza. Siamo arrivati alla conclusione di questo percorso in una situazione nella quale, invece, il governo di area vasta di ambito provinciale di fatto non esiste più, le competenze prima citate sono sparite, le risorse sono inesistenti. Considero quindi un piccolo miracolo essere riusciti ad arrivare in fondo a questo impegno e, se è logico che non si debba oggi festeggiare niente, almeno ci si debba tutti insieme riconoscere l'impegno, e le responsabilità, che ci siamo assunti anche in questi ultimi periodi”. 

Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore regionale Ceccarelli, che ha dato anche importanti informazioni relative al tratto dell'opera in territorio fiorentino: "Un passo dopo l'altro - ha detto Ceccarelli - la variante alla sr69 in riva destra d'Arno sta diventando realtà. Sono particolarmente felice di salutare quest'opera, visto che l'ho seguita lungo tutto il suo iter, prima come presidente della Provincia di Arezzo e ora come assessore regionale. Era un progetto ambizioso ed è stato difficile da concretizzare, anche a causa delle crescenti difficoltà dei bilanci pubblici e dei nuovi assetti istituzionali. Ora che la parte aretina della variante è stata realizzata, siamo impegnati a superare le criticità che hanno impedito la realizzazione nella parte fiorentina, con l'obiettivo di arrivare alla fine a collegare il casello di Valdarno con quello di Incisa. In questo senso, posso dire che per il I lotto fiorentino i lavori sono prossimi all'appalto e per il III lotto siamo in fase di progettazione, questo grazie all'impegno e al lavoro svolto dalla Regione a partire da gennaio di questo anno, quando ha assunto le competenze in materia".

Ricordiamo che il tracciato del terzo lotto si è articolato in un tratto di adeguamento della esistente Strada Provinciale n. 11 Lungo l'Arno dalla località Acquaviva fino allo svincolo con la S.P. 08 di Botriolo, con estensione di circa 1 Km e 800 m, e su un nuovo tracciato dallo svincolo con la S.P. 08 di Botriolo fino al confine con la Provincia di Firenze in prossimità della località Fornaci (Podere Modella) avente estensione di circa 3 km e 600 m. 

Il tratto di nuova realizzazione ha inizio al di sotto della località Badiola, dove il tracciato stradale sale a partire dalla esistente strada provinciale n.11, sovrapponendosi planimetricamente alla rotatoria precedente fino ad immettersi nella nuova rotatoria di Santa Maria, che con i suoi tre bracci raccorda attualmente la strada regionale n.69 con la S.P. 08 del Botriolo e che successivamente consentirà il collegamento con la futura variante alla S.P. 08 attualmente in fase di realizzazione. Dalla rotatoria Santa Maria il tracciato stradale scavalca, mediante un ponte con tipologia a travata prefabbricata di luce 22,50 metri, il torrente Riofi e poi tramite l'adiacente sovrappasso in cemento armato supera la sottostante Strada degli Urbini. 

Da qui la variante di nuova realizzazione prosegue il suo tracciato verso la Provincia di Firenze, dirigendosi parallelamente alla ferrovia direttissima Roma – Firenze e divergendo solo nell'ultimo tratto, confluendo poi nella rotatoria di nuova realizzazione posta in località Fornaci. Qui la variante si raccorda attualmente all'esistente Strada degli Urbini in direzione San Giovanni Valdarno da una parte, in direzione Castelfranco, Pian di Scò e Figline Valdarno dall'altra. In futuro, successivamente alla realizzazione della variante nel tratto fiorentino, questo nuovo tratto di infrastruttura recentemente realizzata, attraverso la suddetta rotatoria, consentirà ai veicoli di proseguire direttamente verso Figline Valdarno. La variante di nuova realizzazione è di categoria C1, ed ha cioè sezione stradale delle seguenti dimensioni: le 2 corsie di marcia hanno larghezza pari a 3,75 metri; le 2 banchine laterali, destra e sinistra, hanno larghezza pari a 1,50 metri. Sugli arginelli in terra ai lati, di larghezza pari a 1,25 metri, sono disposte le barriere stradali, la segnaletica verticale e complementare. La larghezza totale dell'area pavimentata ha larghezza complessiva pari a 10,50 metri. 

Lo svolgimento dei lavori di realizzazione della variante ha avuto inizio il 6 agosto 2012, le attività di cantiere si sono svolte con continuità negli anni 2012 e 2013; nel dicembre 2013 è stato completato il tratto di adeguamento della variante ed il primo tratto di nuova realizzazione, comprendente gli svincoli del Botriolo e la rotatoria di Santa Maria, e da quella data la porzione del tracciato è stata aperta al traffico veicolare. Poi i lavori di realizzazione del nuovo tracciato stradale hanno proseguito il loro svolgimento fino al mese di febbraio 2015, quando sono stati interrotti dall'impresa appaltatrice a causa di problematiche inerenti la propria ditta esecutrice. Finalmente, in data 26 gennaio 2016, dopo i numerosi tentativi della Provincia di Arezzo volti a favorire la ripresa delle attività, è avvenuto lo sblocco del cantiere da parte dell'appaltatore Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, che poi ad aprile 2016 ha ceduto il cantiere al Consorzio Integra di Bologna. Il completamento delle opere dell'appalto è avvenuto con il Consorzio Integra avvalendosi dell'impresa S.I.R.E.M. di Modena nuova esecutrice dei lavori. 

L'intervento, a seguito di alcune varianti sia in fase di progettazione esecutiva che in corso d’opera, oltre a spese aggiuntive impreviste, ha comportato un investimento complessivo di 9.700.000 euro con un incremento rispetto alla previsioni iniziali di circa il 17% interamente coperto da Regione Toscana, che pertanto ha portato la propria compartecipazione a circa il 66%.


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