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Attualità martedì 24 gennaio 2017 ore 22:00

Le buste anti spreco

Iniziativa innovativa nelle mense scolastiche di Terranuova Bracciolini per recuperare la frutta che viene servita quotidianamente



TERRANUOVA BRACCIOLINI — È una busta di plastica trasparente con su scritto “questa la mangio dopo” ed è un nuovo strumento contro lo spreco alimentare nella mensa scolastica comunale di Terranuova Bracciolini. 

In materiale plastico idoneo per venire a contatto con gli alimenti, la busta sarà distribuita all’inizio di febbraio a tutti gli alunni delle scuola primaria e secondaria di primo grado. L’obiettivo è quello di recuperare la frutta che quotidianamente viene distribuita a mensa nel caso in cui gli alunni non la consumino sul momento.

“Siamo i primi in provincia di Arezzo ad attivare un’azione di questo tipo – ha detto il sindaco Sergio Chienni – perché siamo convinti che solo attraverso iniziative mirate si possano sensibilizzare i ragazzi e gli adolescenti sull’importanza e sull’urgenza di cambiare i comportamenti individuali e collettivi per ridurre lo spreco di cibo”.

“Come amministrazione comunale di Terranuova Bracciolini, insieme alla società che gestisce la mensa scolastica e grazie al prezioso contributo della dietista Sandra Bonannini – ha aggiunto il sindaco – investiamo sulla qualità del servizio di ristorazione e lo facciamo scegliendo prodotti, biologici e di filiera corta”. In più, dal precedente anno scolastico è diventata costante la fornitura di pesce fresco, in particolare di pesce azzurro proveniente dal mare dell’Alto Tirreno e Mar Ligure.

“Per migliorare le nostre azioni contro lo spreco alimentare – ha affermato il primo cittadino – il nostro servizio mensa prevede un costante miglioramento del menù per renderlo più adatto al gusto dei bambini; l’osservanza delle nuove linee di indirizzo per la ristorazione collettiva 2016; corsi di formazione al personale addetto alla distribuzione del vitto all’interno del refettorio scolastico e il coinvolgimento degli insegnanti e dei genitori per sensibilizzare i bambini verso una corretta alimentazione”.

“Sicuramente – ha concluso Chienni – l’insieme di queste azioni ha ridimensionato negli anni l’impatto ambientale e limitato lo sperpero di cibo, ma vorremmo che nulla vada sprecato, per questo abbiamo deciso di introdurre anche la busta anti spreco alimentare”. “L’iniziativa della ‘busta salva merenda’ – ha detto la dietista Sandra Bonannini - va ad integrare un progetto molto più ampio iniziato in questo anno scolastico, dal nome ‘Operazione piatto pulito’, che si pone l’obiettivo di sensibilizzare i bambini di fronte allo spreco alimentare e li educa ad un comportamento più rispettoso verso il cibo. Il progetto consiste in brevi interventi in classe durante i quali si richiama l’attenzione su ciò che inutilmente viene gettato e quali sono i possibili atteggiamenti che possono aiutarci a ridurre gli scarti. I bambini vengono incoraggiati ad assaggiare una nuova pietanza prima di rifiutarla aprioristicamente, insegnando loro che devono avere un atteggiamento di curiosità ed interesse per i nuovi sapori. Inoltre – conclude la dietista - in questi incontri viene spiegato il ciclo delle pietanze sottolineando che tutto ciò che è rifiutato vien buttato, contribuendo cosi ad incentivare lo spreco alimentare”.


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