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Attualità giovedì 29 giugno 2017 ore 09:06

In principio fu un tacchino, ora è Agripunk

Goran e Loco a pranzo insieme. Foto: Agripunk (Facebook)

Ad Ambra il rifugio per animali da reddito tra i più grandi d'Europa. Dal salvataggio di pochi pennuti, oggi è un'arca di Noè ma rischia lo sfratto



BUCINE — C'è un'arca di Noè ad Ambra, frazione del comune di Bucine nel cuore del Valdarno aretino. Lì svolazzano le oche, pascolano le mucche, belano gli agnellini e tubano i colombi. E' Agripunk, il rifugio nato nel 2013 per salvare - e per non far riaprire - un allevamento intensivo di tacchini che poi però si è riconvertito ed è cresciuto fino a diventare onlus nel 2015 e ad accogliere animali bisognosi di serenità e aiuto oltre i confini della specie. Compresa quella umana. 

Tra polli e papere, maiali e conigli, pecore e capre, mucche e asinelli, oggi nei 26 ettari del podere vivono oltre un centinaio di animali, ma le porte non sono certo chiuse a eventuali nuovi arrivi. Per gli esemplari umani poi quello è lo spazio di vita dove si coltiva, si autoproduce, si crea con un'unica stella polare: non sfruttare mai nulla e nessuno.

I progetti sono tanti, l'impegno pure, i volontari invece no. E per di più adesso quella vecchia fattoria ad Ambra rischia lo sfratto perché con l'affitto è un pochino indietro. Insomma: serve aiuto e Desirée, Dez per gli amici di tutte le specie, lancia appelli su piattaforme di raccolta fondi come GoFundMe, sui social e dalle sue praterie fa sentire la voce dell'antispecismo praticato.

"Aiutateci", chiede. "Fatelo per Coco, Tormenta, Tempesta, Bufera, Pablo, Lucy, le 3 maialine, per le capre di Anna, Anselmo, Capri, Mona, Wilma, Spawn, Kessler e Setter, per Ilario, Mela, Nuby, Tina, Naomi, Bruto, Gianduia, Spumina, Meringa, Faustina, Sole, per Antonio e Zefiro, per i Pinckerton e l'allegra banda dei polli, per Maria, Raia, Mistica, Ginevra, Isotta, Morgana, Diablo, Zena, Bisbe, per Polzi, Io, Verdena, Stella e Scilla, per il Tenente e tutte le creature volanti, striscianti, saltellanti che qui vivono e per tutte quelle che devono arrivare e che senza di noi non potranno vivere". 


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