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Attualità giovedì 01 ottobre 2020 ore 12:00

Gatto ferito gravemente ritrova la via di casa

gatto
Foto di repertorio

Il micio era rimasto intrappolato nei dissuasori anti-piccioni. Gli animalisti chiedono al sindaco di vietare l’uso dei dispositivi metallici



CASTELFRANCO-PIANDISCO' — Se ne era andato a zonzo ma nel suo girovagare era rimasto intrappolato tra gli spunzoni di metallo sistemati su una ringhiera di un condominio per evitare il passaggio dei piccioni. Il gatto si è fatto male provocandosi profonde lesioni nel tentativo di divincolarsi. Nonostante le ferite, il micio si è trascinato ed è riuscito a trovare la via di casa e, sfiancato, ha raggiunto la porta dell’abitazione. Subito soccorso dal padrone il gatto è stato portato dal veterinario e sottoposto – a distanza di giorni - a tre interventi chirurgici per sanare le lesioni interne.

Il proprietario, che abita nel comune di Castelfranco-Piandiscò, ha deciso di rivolgersi all’associazione animalista Ceda (comitato europeo difesa animali) per segnalare l’accaduto e trovare sostegno nella richiesta di vietare i dispositivi metallici che possono creare un pericolo per gli animali domestici.

L’ente – per iniziativa di Elvino Gasparotti, consigliere nazionale e delegato regionale – ha deciso di sostenere le ragioni del padrone del gatto “per evitare che tali atrocità possano di nuovo accadere”. E per questo si chiede ora all’amministrazione comunale di intervenire vietando – come è stato fatto altrove – l’uso dei dissuasori anti-piccioni in metallo.

“La scorsa settimana – spiega Gasparotti - a Castelfranco Piandiscò si è verificato un gravissimo incidente a Garfield, un gatto domestico rimasto intrappolato in dissuasori e offendicule formati da lunghi aghi metallici posizionati e disseminati in varie zone sia all'interno di una proprietà sia su di un cancello/ringhiera condominiale, quest'ultimo a solo un metro circa da terra, incidente che ha suscitato anche lo sdegno da parte degli altri condomini. Da anni le associazioni animaliste denunciano la sofferenza e morte che tali dissuasori causano a danno della fauna autoctona e di specie protette. Chiederemo un incontro con il sindaco e l'assessore e scriveremo a tutti i consiglieri comunali affinché si possa elaborare e approvare un'ordinanza/ regolamento che vieti su tutto il territorio comunale questi dissuasori metallici”. 

A tale proposito il delegato di Ceda ricorda e suggerisce al Comune di intervenire seguendo l’esempio dell’amministrazione di Torino dove è stata vietata “l'installazione di dissuasori per piccioni costituiti da aghi metallici su tutto il territorio comunale, promuovendo la collocazione di altrettanto efficaci dissuasori di similplastica o gomma, efficaci nell’allontanare piccioni senza provocare morte, sofferenza e crudeltà agli animali che vivono in città”.


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