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Attualità domenica 10 maggio 2020 ore 17:19

Addio soldato Nash, “alleato” di Castelnuovo

Il borgo di Castelnuovo dei Sabbioni
Il borgo di Castelnuovo dei Sabbioni

Il militare inglese fu tra i primi a entrare nel borgo dopo la strage nazifascista e con le sue ricerche contribuì a scoprire gli autori del massacro



CAVRIGLIA — Quando arrivarono gli Alleati erano trascorsi pochi giorni dalla strage del 4 luglio. Chi aveva ancora la morte negli occhi forse non capì nemmeno chi fossero quei giovani militari che entrarono nel borgo. Forse qualcuno li scambiò per altri nemici. Tra loro vi era anche un giovanissimo tenente inglese che in una calda giornata dell’estate del ’44 visitò la piazza dell’eccidio, quel pezzo di spazio tra le case dove 74 uomini – giovani, anziani e il parroco – furono trucidati dai colpi delle mitragliatrici tedesche. Per Maurice Goran Nash fu una folgorazione. Un incontro con il dolore anche se era già il tempo della Liberazione e si doveva cominciare a guardare oltre. Ma nel suo futuro Castelnuovo dei Sabbioni continuò ad esserci. Maurice vi è tornato più volte, stringendo amicizie con la gente del posto, uno tra tutti Emilio Polverini che ha curato il libro “Il prezzo dell’innocenza” scritto da Nash sulla sua esperienza di guerra e in cui dedica sentite pagine al borgo valdarnese.

Il 4 maggio il tenente inglese, dal 2009 cittadino onorario di Cavriglia, se ne è andato, lasciando un grande vuoto nella comunità.

Il sindaco Leonardo Degl’Innocenti lo ricorda in un commosso post su Faceboook: “Nash era uno dei primi soldati alleati, rimasti oggi ancora in vita, ad aver visitato il borgo di Castelnuovo dei Sabbioni a ridosso della Liberazione e a restarne colpito a tal punto da tornare più volte nel territorio nei decenni successivi accompagnato dalla moglie, prima in forma anonima, e poi in veste ufficiale. Grazie a lui furono inviati al Comune i documenti del Public Record Office custoditi nel National Archive di Londra, attraverso la traduzione dei quali fu possibile riscoprire i nomi ed i cognomi di alcuni dei responsabili dei massacri nazifascisti nel nostro comune. Maurice era un uomo piccolo e dolce, sereno e pacato. Mi piace pensare che il suo sorriso e la sua tenerezza, contribuirono a scaldare il cuore dei nostri bambini e delle nostre donne, distrutti dal dramma del massacro.

È lo stesso sorriso che ci resterà dentro, nonostante oggi sia un giorno molto triste per questa comunità. Ma Maurice continuerà a vivere per sempre con noi e con le nostre radici. Addio tenente, non dimenticheremo”.

Come ricorda l’amico Emilio Polverini, in una lettera il soldato inglese “definì Castelnuovo la sua seconda casa. Maurice, giovanissimo soldato dell’esercito inglese, arrivò a Castelnuovo qualche giorno dopo la liberazione, visitò la piazza dove il 4 luglio era avvenuto l’eccidio, fu profondamente commosso, quasi “stregato” da quella visione per cui, dopo alcuni anni, tornò molte volte a Castelnuovo”.

Anche l’ex sindaco di Cavriglia Enzo Brogi ha avuto un pensiero in memoria del concittadino inglese: “Ho un ricordo netto della sua viva, infaticabile curiosità ed intelligenza. Ad ogni ricordo potrei raccontare molto. Conservo le sue letterw dalla bella calligrafia minuta, ordinata, ingentilite dall'inchiostro della sua inseparabile stilografica. Il suo prezioso lavoro di memoria e ricerca al Public Register Office a Londra. Le copie preziosissime dei verbali. Un dono insostituibile per la ricostruzione della nostra memoria storica. La cerimonia per la cittadinanza onoraria. Le sue visite a Cavriglia per il 4 di luglio. Si, la sua assenza è una grande perdita, un dolore in chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Ma il suo lavoro ed il suo insostituibile libro The Price of Innocence, pur con sofferenza, riusciranno a restituirci un po’ della sua presenza. Good bye Mr Nash. Buon viaggio tenente”.


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