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Attualità domenica 24 novembre 2019 ore 12:07

Principe della zumba, angelo dei bambini orfani

Diouf è un istruttore seguitissimo in Valdarno, con i risparmi spedisce a Dakar container di giocattoli e vestiti per i piccoli rimasti senza genitori



CAVRIGLIA — Questa è la storia di un principe senza cavallo bianco e mantello azzurro. Un principe che ha viaggiato tanto fino a quando ha deciso di stabilirsi nel comune di Cavriglia.

Mamadou Diouf, detto “Il principe” è nato a Dakar, in Senegal, 42 anni fa. “Sono figlio unico – racconta - le amiche di mia mamma dicevano che lei mi viziava, come fossi un principe, e così ho sempre mantenuto questo appellativo a cui sono molto affezionato”. Nel suo paese lavorava come elettricista e nel tempo libero si dedicava ai bambini orfani di Dakar. Nel 2000 si trasferì in Francia, ma il sogno di un futuro in Italia non lo abbandonava. “In Senegal vedevamo in televisione Firenze e il Ponte Vecchio e sognavamo di poter indossare vestiti italiani – racconta Diouf - ascoltavamo Ramazzotti, la Pausini e Zucchero anche se non capivamo una parola delle loro canzoni”.

Nel 2002, si trasferisce a Genova, poi a Firenze, a Potenza e perfino a Trento, dove resta pochi mesi. Senza documenti in regola si arrangia facendo il lavapiatti e il bagnino. Dorme per strada e fa il “vu cumprà” a Firenze, città che ha sempre vissuto come punto di riferimento. Nel 2006 ottiene il permesso di soggiorno e viene assunto come magazziniere e poi come security nei negozi di alta moda a Firenze.

“Trascorrevo le giornate in giacca e cravatta ma sapevo che non sarebbe stato il lavoro della mia vita” racconta Diouf. Vive a Rifredi, Piazza Puccini e Calenzano. Dopo quattro anni in giacca e cravatta, arriva la svolta; attratto dal ritmo di una musica travolgente e spinto dalle amiche Sandra e Cristina, inizia a frequentare un corso di zumba in palestra. “Dopo la prima lezione ho pensato: questo sarà il mio lavoro! così nel 2015 ho preso il brevetto e nel 2016 ho iniziato ad insegnare”.

Oggi il principe Diouf è uno degli istruttori più apprezzati, si è specializzato anche nello Strong, un allenamento fitness ad alta intensità, insegna nelle palestre e qualcuno viene addirittura da Firenze per frequentare le sue lezioni. “Ho imparato a occuparmi delle esigenze delle persone che partecipano alle mie lezioni perché la mia priorità è far rilassare e divertire senza mai dimenticare i rapporti interpersonali. Abbiamo creato un gruppo unito e non si tratta più soltanto di fare zumba, ma ridiamo a crepapelle e facciamo beneficienza tutti insieme”.

Così Diouf ha trovato la sua strada senza mai dimenticare le sue origini e i bambini orfani di Dakar. Organizza masterclass di beneficienza e ogni anno spedisce in Senegal vestiti e giocattoli che raccoglie da amici e conoscenti. Le donazioni impiegano quindici giorni per arrivare e una porzione di un container arriva a costare anche 600 euro che Diouf paga con i sui risparmi. “Mi occupo personalmente della spedizione da Livorno e quando vado in Senegal consegno tutto ai bambini delle case famiglia”.

Tra pochi giorni Diouf partirà di nuovo per il suo paese. “Quando sono là mi manca l’italia, e quando sono qui mi manca mia mamma e il mio paese”.

Il 19 gennaio lo attende un’importante masterclass a Roma ma in questo mese a Dakar organizzerà lezioni per consegnare brevetti di Strong, abbraccerà la sua mamma e guarderà ogni giorno i sorrisi di tutti quei bambini che lo aspettano ogni volta a braccia aperte.


© Riproduzione riservata


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