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Attualità venerdì 07 agosto 2020 ore 15:12

“Anticipate l’incontro in Regione sul Serristori”

“Situazione grave, non si può perdere tempo”. La richiesta contenuta in un documento congiunto sottoscritto da Cobas e Comitato per il Serristori



FIGLINE E INCISA — “La precarietà e il declassamento non consentono inutili perdite di tempo per l’Ospedale di Figline”. Questo in sintesi è il contenuto di un documento firmato congiuntamente dal Comitato per il Serristori e dai Cobas Usl Toscana Centro in merito all’annunciato incontro in Regione (programmato all’inizio di settembre) da parte dei sindaci Mugnai, Benucci e Lorenzini. Ora il Sindacato di base e il Comitato Serristori chiedono “Che l’incontro tra i sindaci del Valdarno fiorentino e la Regione Toscana avvenga entro la terza settimana di agosto e si concluda con la conferma del patto territoriale e con impegni precisi”.

“La data del 2 settembre 2020 fissat per l'incntro è socialmente e politicamente inaccettabile - recita la nota congiunta - perché sottovaluta e non tiene conto della gravità della situazione e della forte precarietà in essere dell’Ospedale Serristori, minacciato di declassamento e quindi ridotto a mero 'stabilimento' con semplici funzioni di Pronto soccorso subalterno al presidio ospedaliero Osma di Bagno a Ripoli. Un ospedale così ridotto non è in grado di dare risposte ai bisogni di salute dei cittadini. La data individuata tra i vari livelli istituzionali - Regione Toscana, Amministrazioni Comunali e la Direzione Generale della Usl Toscana Centro – per il 2 settembre non valorizza neppure la recente e importante sottoscrizione da parte dell’associazioni del volontariato e delle reti e circoli della società civile valdarnesi con i tre Sindaci – Mugnai, Benucci, Lorenzini - di un documento congiunto, con il quale viene condannata la revoca unilaterale da parte del direttore generale dell'Azienda USl Toscana Centro, dottor Morello, del Patto territoriale vigente, il non rispetto dell’attuale piano socio sanitario e contesta duramente i tagli indiscriminati predisposti dagli attuali manager con la soppressioni di posti letto, reparti di degenza, attività, servizi e personale. Smantellamenti che hanno portato i Sindaci del Valdarno Fiorentino a richiedere, anch’essi, un cambio dell’attuale gestione aziendale”.

Intanto, in attesa delle risposte che arriveranno da Firenze, viene confermata – in via cautelativa - l’organizzazione della manifestazione presidio davanti alla Regione Toscana per il 5 settembre 2020, qualora “dovesse perseguire la volontà gestionale espressa dal direttore generale Usl. dottor Morello, contro il Serristori, il patto territoriale e il piano sanitario regionale”.


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