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Attualità domenica 02 agosto 2020 ore 18:23

Il furto nel paesino diventa un caso diplomatico

Madonna con i santi Francesco e Giovanni Gualberto

È finita in Parlamento la questione della preziosa terracotta rubata da un tabernacolo valdarnese e ora conservata in un museo degli Stati Uniti



FIGLINE E INCISA — Con una interrogazione parlamentare il Movimento Cinque Stelle chiede il rientro in Italia della “Madonna coi santi Francesco e Giovanni Gualberto” che verosimilmente fu trafugata da Ponte agli Stolli, frazione del Comune di Figline e Incisa.  Visto che da molti anni è stata vanamente segnalata la presenza del bassorilievo al Cleveland Museum of Art, ora i parlamentari pentastellati, chiedono al ministro Franceschini “Quale sia lo stato di avanzamento dei procedimenti tesi a favorire il ritorno in Italia del pregevole manufatto artistico e se non ritenga di volersi adoperare anche attraverso il Comitato per il recupero e la restituzione dei beni culturali, affinché sia dato nuovo impulso all’attività diplomatica, al fine di raggiungere al più presto il risultato atteso”.

L’opera di cui si discute è una terracotta policroma invetriata e smaltata (174 x 96 x 27 cm) realizzata da Benedetto Buglioni (Firenze, 1461 - 1521).

Nei ricordi tramandati dalle varie generazioni di valdarnesi, questa opera trafugata è stata erroneamente attribuita ai Della Robbia, perché viene scambiata facilmente per una madonna robbiana. In realtà l’opera - che raffigura la Madonna coi santi Francesco e Giovanni Gualberto e con tre cherubini che osservano i protagonisti dall’alto - fu realizzata da Benedetto Buglioni: artista formatosi nella bottega di Andrea della Robbia, il quale lo istruì sulle varie modalità di smaltatura della terracotta. In seguito l’allievo Benedetto riuscì a mettere a punto una tecnica più veloce per abbassare i costi della produzione di ceramica smaltata, ottenendo importanti commissioni come il fregio delle Opere della Misericordia all'Ospedale del Ceppo a Pistoia, eseguita in larga parte dal nipote: Santi Buglioni. Nel 1480, Buglioni aprì la propria bottega a Firenze. La maggior parte delle sue opere furono realizzate proprio secondo lo stile dei Della Robbia. Tra il 1487 e il 1490 Benedetto Buglioni, insieme a suo fratello Francesco, lavorarono a Perugia dove realizzarono un altare per la cattedrale.

La questione della terracotta di Buglioni finita Cleveland Museum of Art è complessa. I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale ritengono che molto probabilmente l’opera conservata negli Stati uniti sia la stessa sottratta a Ponte agli Stolli, infatti una vecchia fotografia in bianco di quella Madonna coi santi è inserita nel database dei beni culturali illecitamente sottratti.

Invece bisogna consultare i documenti più antichi per scoprire come, almeno a partire dal 1749, fosse certa la presenza a Ponte agli Stolli di un tabernacolo contenente una terracotta raffigurante una Madonna coi santi Francesco e Giovanni Gualberto. L’opera fu poi trafugata nel 1904. Gli autori del furto, o ritenuti tali, furono processati due anni dopo, però non si riuscì a recuperare la preziosa terracotta. All’epoca fu dato per certo il fatto che la Madonna con santi del Buglioni fosse finita in Francia.


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