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Attualità giovedì 23 aprile 2020 ore 14:03

Calcit: “Ora riaprite il Dh oncologico Serristori”

L'ospedale Serristori a Figline
L'ospedale Serristori a Figline

La Onlus evidenzia il rischio di contagio dei pazienti costretti a recarsi a Firenze. “La pandemia è in calo, riportate gli anestesisti a Figline”



FIGLINE-INCISA — “Prima che la situazione degeneri in clamorose azioni di protesta”. La frase conclusiva della lettera che il Calcit Valdarno Fiorentino ha inviato ai vertici della sanità regionale, a Giulia Mugnai e alla conferenza dei sindaci, suona come un vero e proprio avvertimento che parte dalla nota onlus dedita all’aiuto dei malati di tumore di Reggello, Rignano, Figline e Incisa. “Come associazione – chiarisce il Calcit - abbiamo sempre collaborato a trovare soluzioni per supportare le esigenze dei pazienti oncologici, sobbarcandoci anche il costo economico delle stesse e continueremo a farlo, ma in questo momento non possiamo esimerci da fare da portavoce delle lamentele, per alcuni giunte al limite di sopportazione”.

La lettera del Calcit è conseguente al fatto che, in piena emergenza Covid-19, gran parte degli anestesisti in forza all’ospedale di Figline erano stati spostati a Firenze. E l’assenza di questi medici aveva costretto alcuni pazienti del Dh oncologico del Serristori a recarsi all’Ospedale Santa Maria Annunziata (Osma) di Ponte a Niccheri per continuare le cure.

Ora la Onlus del Valdarno fiorentino prende atto della situazione creatasi all'Osma “con la presa in carico dei soggetti contagiati dal virus Covid 19” e soprattutto fa proprie “le numerose lamentale dei pazienti oncologici in carico al Dho del Serristori, causato dal disagio derivate dallo spostamento per le terapie a Ponte a Niccheri, con la crescente preoccupazione per un possibile contagio che aggraverebbe la loro già compromessa situazione sanitaria”.

Oltretutto, fa notare il Calcit, siamo di fronte ad un generale rallentamento della pandemia “con il conseguente minor utilizzo delle terapie intensive e quindi con il ridotto impiego degli anestesisti” per cui si chiede alle autorità politiche e sanitarie “il ripristino completo delle attività al Dho del Serristori, unitariamente al rientro degli anestetisti in forza a detto presidio”.


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