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Politica sabato 28 dicembre 2019 ore 16:15

Per l’assessore mesi di attesa e non pochi giorni

L'ex assessore ai lavori pubblici Daniele Raspini

Sta per scattare l’ottava settimana senza che sia stata assegnata la delega per i Lavori Pubblici. Ecco la figura che il sindaco cerca



FIGLINE INCISA — Era la sera del quattro novembre 2019 e la sindaca Giulia Mugnai, annunciando al Consiglio Comunale la nomina a vicesindaco dell’assessore Enrico Buoncompagni (al posto del dimissionario Daniele Raspini), fece questo augurio e questa previsione: “Con l’occasione di augurare buon lavoro a lui, lo auguro a tutti noi per il percorso prossimo, anche dando notizia a questo Consiglio che nei prossimi giorni provvederò alla nomina di un nuovo assessore, che possa prevedere la riassegnazione delle deleghe che oggi sono a me assegnate. Quindi nei prossimi giorni verrà data la notizia del decreto di nomina che verrà fatto. In questo momento si stanno valutando diverse figure, in maniera tale da individuare quella più adeguata a ricoprire questa carica e che possa portare un contributo di valori e di merito alla nostra comunità, alla nostra cittadinanza, come si è sempre fatto quando si è trattato di individuare delle persone”.

In realtà le cose non sono andate come auspicato dalla sindaca di Figline. Sono passati i giorni, e anche le settimane. Sta per scadere anche il secondo mese di assenza del nuovo assessore ai lavori pubblici e tra pochi giorni se ne andrà anche l’anno 2019.

Individuare un assessore “politico” che ottenesse il placet di tutti i gruppi consiliari di maggioranza, si è rivelata per Giulia Mugnai un’impresa impossibile. I veti incrociati che sono scattati (specialmente dopo che il consigliere Neri ha costituito un gruppo autonomo, staccandosi dal resto di quella che era la compagine di Raspini) hanno fatto desistere la sindaca dal suo tentativo. 

Adesso, invece di cercare un assessore espressione dei gruppi politici, Giulia Mugnai sta cercando una figura terza: un tecnico invece di un politico. Ma anche questa ricerca non è facile. Prima di tutto occorre individuare un nome che stia bene a tutti. Poi occorre che il nuovo assessore sia una persona disposta ad farsi carico dei grossi problemi che la delega ai Lavori  Pubblici si trascina dietro. Bastano due esempi: i lavori alla ex Lambruschini e i lavori per realizzare la cosiddetta “Variantina”. Questioni che farebbero tremare i polsi a qualsiasi professionista. E poi occorre trovare un tecnico (ingegnere, architetto o geometra) disposto ad attuare tutte quelle cautele professionali necessarie per evitare un conflitto di interessi. 

A questo punto è verosimile che la ricerca continui anche nel 2020.


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