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Attualità lunedì 09 dicembre 2019 ore 18:37
Dalla Giordania gli auguri di Don Mario Cornioli
Il sacerdote impegnato da tempo in Medio Oriente non ha dimenticato gli anni trascorsi in Valdarno. E invia per Natale un saluto al Comune
MONTEVARCHI — La mattinata di oggi si è aperta con una bella sorpresa per il Comune di Montevarchi. Sulla pagina Facebook dell’amministrazione c’era un saluto di una persona speciale. Don Mario Cornioli aveva inviato gli auguri dalla Giordania terra in cui si trova da anni. Nonostante i numerosi e importanti impegni, il sacerdote ha avuto un pensiero per quella che per qualche tempo è stata la sua comunità e che, evidentemente, non ha dimenticato.
“Quanti bei ricordi...una preghiera per tutte le meravigliose persone con cui ho condiviso tanti anni di sacerdozio” ha scritto nel suo post.
Pronta la risposta del Comune: “Grazie Abuna Mario Cornioli del tuo ricordo degli anni trascorsi nella nostra comunità. Un grande abbraccio, tantissimi auguri di Natale e per il tuo impegno in Terra Santa”.
Don Mario – chiamato Abuna, il titolo che precede il nome dei sacerdoti in Terra Santa – è originario di Sansepolcro e, ordinato sacerdote nel 2002, ha svolto i primi anni di servizio – fino al 2009 - a Montevarchi, prima presso la Collegiata di San Lorenzo e poi nella parrocchia di Sant’Andrea Corsini. Negli anni trascorsi nel comune valdarnese gemellato con Betlemme si è anche impegnato a far incontrare i giovani delle due cittadine rinsaldando i rapporti tra le comunità.
Poi la partenza per Gerusalemme dove si è occupato di mantenere vivo il rapporto tra Betlemme e le diocesi italiane oltre a prendersi cura della piccola comunità cristiana che versava in difficoltà. Poi quattro anni fa, il 48enne sacerdote toscano, è stato trasferito in Giordania, nella parrocchia di San Giuseppe di Amman. Qui don Mario ha iniziato un nuovo e complesso lavoro preoccupandosi di dare accoglienza, una casa e un lavoro ai profughi soprattutto iracheni. Per avviarli al lavoro il parroco è riuscito ad allestire una vera pizzeria dove hanno imparato a cucinare il piatto tipico italiano una trentina di giovani.
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