"Il welfare sia un investimento"

MONTEVARCHI — Nel corso di un partecipato incontro svoltosi martedì pomeriggio, il candidato del centrosinistra Paolo Ricci si è confrontato con molti operatori del Terzo Settore che operano a Montevarchi. “Molto è stato fatto ma tanto ancora dobbiamo fare in termini di Politiche Sociali” – ha dichiarato nell’introduzione Ricci.

“Occorre intraprendere una riorganizzazione del sistema di protezione, che tenda al rilancio della capacità di ritessitura dei legami sociali. Vogliamo un “nuovo welfare” meno assistenziale, meno riparativo e più pensato in termini attivi, propositivi, cioè come investimento sulla persona e non come costo, il cosiddetto Welfare Generativo. Si tratta anche di un welfare che necessita di una pluralità di attori in azione. Montevarchi dovrà essere una vera e propria “comunità rigenerativa”.

”Pensare al welfare come investimento sovverte completamente gli schemi a cui siamo abituati e ci porta a pensare non soltanto ai costi e all’efficienza economica. “Se orientato al rafforzamento del tessuto sociale diffuso, il welfare può tornare ad essere un luogo generatore di valore attraverso l’innalzamento della qualità della vita, la valorizzazione del patrimonio umano, la riduzione del costo assistenzialistico e la creazione di nuove attività economiche, nonché di opportunità di lavoro".

Il Comune di Montevarchi ha già intrapreso questa strada da qualche anno con la collaborazione della Fondazione Zancan. Le difficoltà attuali delle famiglie e la speranza di superarle poggiano su un tema di fondo: la volontà di rigenerare un sistema di solidarietà in profonda crisi di fiducia. E’ necessario costruire il nuovo welfare insieme ai cittadini di Montevarchi ed ai soggetti formalmente costituiti del pubblico e del privato sociale.

Ricci ha concluso il suo intervento con una dichiarazione sui progetti per la prossima amministrazione: “Intendo promuovere la conoscenza e la condivisione del modello di WG e rafforzare la sinergia con il Tavolo Povertà ed il Forum della Cooperazione e Pace del Valdarno insieme alle altre associazioni di volontariato e promozione sociale che operano a Montevarchi e perché no, insieme anche ai Servizi Sociali degli altri Comuni, almeno quelli del fondo-valle ed all’Azienda USL Toscana Sud Est”. 

“Occorre creare nuove opportunità – ha continuato - e rafforzare progetti già in atto quali “Argento Vivo e Dintorni” e “Bartolea Caffè” presso il Centro Sociale Polivalente La Bartolea, la “Casa per le emergenze abitative”, “Abitare Solidale”, il “Centro per la Famiglia”, “Ausilio”, “Stasera Cucino Io”, il “Patto per la Salute Mentale del Valdarno”, il “Dopo di Noi”, “l’Amministratore di Sostegno”, il “Servizio Civile Regionale e Nazionale” e tanto altro ancora".

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