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Attualità domenica 26 aprile 2020 ore 18:19

Ora preoccupa la farmacia dell’ospedale Serristori

Attività di farmacia (foto di repertorio)

L’Azienda sanitaria sospende “per l’emergenza” l’attività di distribuzione nel presidio farmaceutico di Figline. Il Comitato chiede: quando si riapre?



FIGLINE E INCISA — Altre nuvole nere si addensano sull’ospedale di Figline. Dopo la chiusura notturna del pronto soccorso, lo spostamento a Firenze degli anestesisti e il conseguente dirottamento a Ponte a Niccheri di una ventina di pazienti oncologici, ora arriva la notizia della “momentanea” sospensione dell’attività di «distribuzione dei prodotti e dei presidi per l’assistenza farmaceutica integrativa nel presidio farmaceutico di Figline». La stessa azienda invita gli utenti «a non recarsi presso l’ospedale Serristori di Figline dove ha sede il presidio farmaceutico ma ad attendere di essere chiamati dalla Protezione Civile» perché il servizio di consegna domiciliare è stato nel frattempo affidato ai volontari.

«Prodotti quali stomie, medicazioni, cateteri, sensori e accessori microinfusori, alimenti – spiega l’Azienda sanitaria - saranno consegnati a domicilio agli utenti inseriti nell’assistenza farmaceutica integrativa e residenti nei comuni di Figline e Incisa Valdarno, Reggello e Rignano. La consegna domiciliare dei prodotti sarà effettuata dalla Protezione Civile in pacchetti predisposti, previo contatto telefonico».

Una sospensione del servizio svolta dalla farmacia dell’Ospedale che arriva a pochi giorni dall’inizio della cosiddetta “Fase 2” e, anche per questo motivo, ha messo in allarme lo storico Comitato per il Serristori che da vent’anni porta avanti la battaglia contro il depotenziamento del presidio ospedaliero figlinese.

«Il Comitato per la difesa il Serristori – secondo quanto riporta il quotidiano La Nazione - prende atto che “per affrontare l’emergenza sanitaria”, a pochi giorni dall’inizio della cosiddetta “Fase 2”, l’Azienda sanitaria sospende l’attività di distribuzione dei prodotti farmaceutici presso il presidio ospedaliero di Figline, affidando alla Protezione Civile il compito consegnare a domicilio i prodotti destinati ai pazienti che necessitano dell’assistenza farmaceutica integrativa. Dopo la chiusura del Pronto Soccorso H24, della chirurgia, della cardiologia e di altri vitali servizi del presidio ospedaliero, effettuata nelle settimane scorse, la chiusura del servizio farmaceutico interno è un ulteriore depotenziamento, anche se dichiarato temporaneo, dell’ospedale figlinese».

Nel timore che l’emergenza sanitaria rappresenti solo un’occasione in più per depotenziare l’ospedale di Figline «Il Comitato difesa del Serristori invita le autorità politiche a richiedere alla Direzione sanitaria un impegno formale che con l’inizio della prossima “Fase 2”, e l’attenuarsi dell’emergenza Covid-19, i servizi del presidio ospedaliero saranno completamente reintegrati»


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