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Attualità lunedì 06 gennaio 2020 ore 17:23

In classe adesso si parla di fiumi

Parte dal Valdarno il piano di educazione ambientale per le scuole organizzato dal Consorzio di Bonifica e che riguarderà gli istituti di tre province



SAN GIOVANNI — I fiumi sono una risorsa, ma possono diventare un pericolo se non si rispetta l’ambiente. Per insegnare ai più giovani i giusti comportamenti da tenere nel rapporto uomo-acqua per evitare rischi per la comunità anche a fronte dei cambiamenti climatici, il Consorzio 2 Alto Valdarno ha organizzato, in collaborazione con l’Associazione Eta Beta Onlus, un progetto di educazione ambientale che riguarderà le scuole delle Province di Arezzo, Siena e Firenze.

I primi istituti coinvolti nel progetto “Amico CB2” sono la scuola media dell’Istituto Comprensivo Marconi e il Liceo “Giovanni da San Giovanni” di San Giovanni Valdarno. L’iniziativa prenderà il via il 22 gennaio e si compone di due incontri più un’uscita facoltativa sul territorio.

Il primo appuntamento dal titolo “Pronti a tutto per la sicurezza idraulica” è un faccia a faccia con quanti ogni giorno lavorano sul fronte della prevenzione e della mitigazione dei fattori di rischio.

Nel secondo incontro, “Fiume amico se….” - con il supporto di Flumina, il dispositivo ideato da Eta Beta Onlus - si dimostrano in modo chiaro fenomeni e concetti complessi e si consente agli studenti di verificare in modo concreto i fattori che aumentano il rischio idraulico e gli effetti del dissesto idrogeologico. Non mancherà un focus dedicato ai danni causati dal malcostume dell’abbandono dei rifiuti in alveo e lungo le sponde dei fiumi.

“Il tema del rapporto uomo-acqua è quanto mai attuale a fronte dei vistosi cambiamenti climatici che si manifestano con esiti importanti e ripetuti anche nel nostro comprensorio – commenta la presidente del Consorzio 2 Alto Valdarno Serena Stefani – Riteniamo strategico affrontare questi argomenti nelle scuole. È il motivo per cui abbiamo proposto l’iniziativa agli istituti presenti nei 54 comuni che ricadono nel perimetro del CB2, preziosa per formare cittadini sempre più attenti e consapevoli utilizzando la formula del “gioco”, che consentirà ai partecipanti di scoprire l’evoluzione subita dal territorio in cui vivono e di trasformarsi in architetti, ingegneri, costruttori, imprenditori…. per verificare la correttezza ambientale delle loro scelte e dei loro comportamenti”.

“L’obiettivo è far comprendere ai ragazzi le soluzioni che si possono e si devono mettere in opera per evitare che i fiumi smettano di essere una risorsa per trasformarsi in un pericolo, come è avvenuto negli ultimi mesi anche sul territorio controllato dal Consorzio”,aggiunge Alessandro Casoli, presidente dell’Associazione Eta Beta Onlus.

Complessivamente il progetto Amico CB2 coinvolgerà, nelle tre province, 1000 studenti, cinquanta classi e circa cento insegnanti e vedrà l’organizzazione di un centinaio di incontri formativi.


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