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Attualità domenica 07 giugno 2020 ore 15:26

Nuova centrale idroelettrica sull’Arno, ecco dove

Il Ponte di Annibale (foto del Fondo Ambiente Italiano)

Dichiarata“la pubblica utilità, indifferibilità e urgenza dell’opera”. Si chiamerà “Ponte di Annibale” come il luogo caratteristico che la ospiterà



VALDARNO FIORENTINO — È diventato efficace il decreto regionale n. 2133 del 17 febbraio 2020 che autorizza alla realizzazione ed esercizio della nuova centrale idroelettrica che verrà costruita lungo il corso del fiume Arno. La centrale è denominata “Ponte di Annibale”, ed è ubicata nei comuni di Figline Incisa Valdarno e Reggello. Con questo provvedimento amministrativo è stata dichiarata “la pubblica utilità indifferibilità e urgenza delle opere ed è stato apposto il vincolo preordinato all'esproprio”. L’istanza per il rilascio dell’autorizzazione unica all’Amministrazione regionale è stata presentata dalla società Iniziative Toscane srl Società di Progetto.

La centrale sarà realizzata in un luogo caratteristico del Valdarno, ovvero nei pressi dell’ex mulino di Bruscheto dove si trova un ponte di pietra tra i più originali della Toscana, situato per metà nel comune di Reggello e per l’altra metà in quello di Incisa e Figline Valdarno. L’antico attraversamento dell’Arno è conosciuto come il Ponte delle Panche o d’ Annibale, a causa di una leggenda che lo volle percorso dal condottiero cartaginese. In realtà la sua costituzione è di origine tardo-medioevale e le prime notizie certe risalgono al 1223 anche se non chiariscono la data esatta della sua costruzione. La prima descrizione scritta del ponte di Bruscheto risale al 1763 quando in un documento del cancelliere della Podesteria di Figline si legge: “…alto ponte sopra il fiume Arno in località detta Le Panche senza sponde, che sarà largo circa braccia 6 e lungo quanto l’estensione dell’Arno” La sua conformazione ricorda quella di una passerella, senza alcune spallette di protezione, progettato con arcate basse di grandezza variabile quasi a pelo d’acqua, che gli hanno permesso di ben fronteggiare nei secoli le varie piene dell’Arno senza subire alterazioni, come invece è successo per tutti gli altri ponti del Valdarno.

Il progetto di realizzazione della mini centrale “ponte di Annibale” rientra nel quadro del cosiddetto “Progetto Turbine” concepito quando a capo della Provincia di Firenze c’era ancora Matteo Renzi. Il primo studio di fattibilità risale al 2007, ma solo adesso il progetto entra nella fase attuativa. Quando sarà completato saranno realizzate tredici turbine sulle dodici pescaie dell’Arno. In ogni pescaia verranno installate delle piccole turbine che, secondo le stime, produrranno complessivamente circa 70 milioni di Kwh/anno: Una produzione equivalente ad oltre 45 mila tonnellate di Co2, circa il 2 per cento delle emissioni dell’intera regione. Oltre alla mini centrale idroelettrica di Ponte di Annibale Seguendo, lungo il corso dell’Arno le centrali dovrebbero essere installate anche Incisa, Rignano, alle Sieci. Poi ancora la pescaia dell’Ellera, quella di Compiobbi e di Martellina e Cartiera, tutte e tre nel comune di Fiesole. Infine le pescaie di Firenze: Sant’Andrea a Rovezzano, quella di Nave a Rovezzano e poi la pescaia di San Niccolò, infine quella dell’Isolotto e la pescaia di Porto di Mezzo, nel Comune di Lastra a Signa.


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