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Attualità giovedì 18 giugno 2020 ore 12:06

Ospedale, anche le associazioni alla fiaccolata

Clara Mugnai (Comitato Serristori) e Andrea Calò (Cobas)

Significative adesioni alla manifestazione indetta per il 26 giugno per chiedere la riapertura del pronto soccorso, e non solo. Ecco chi parteciperà



FIGLINE E INCISA — “Sarà una manifestazione di popolo, come di mostrano le adesioni alla fiaccolata delle più importanti associazioni che operano nel campo della solidarietà, e non solo”. Questo è il messaggio che è scaturito durante la conferenza stampa indetta per illustrare nei dettagli l’iniziativa presa da sindacato Cobas e dal Comitato per il Serristori, alla quale hanno giù aderito importante associazioni che operano nel settore del sociale e della solidarietà, come ad esempio il “Calcit Valdarno Fiorentino” e “Il Sorriso di Enrico”. Associazioni che hanno già invitato i loro numerosissimi aderenti a partecipare in massa alla manifestazione del 26 giugno. I rappresentanti di altre associazioni del territorio, che però operano in settori diversi da quello sanitario e sociale, hanno aderito alla manifestazione a titolo personale, invitando tuttavia i loro associati a partecipare all’iniziativa in difesa dell’Ospedale. La piattaforma delle richieste rivolte alla Asl e alla Regione, comprende: la riapertura del Pronto soccorso sulle 24 ore, della sub intensiva, dell’ortopedia-traumatologia e delle attività interventistiche di chirurgia generale (con utilizzo delle sale operatorie a pieno regime), potenziamento dell’attività di oncologia ed ematologia, riattivazione a pieno regime delle attività di cardiologia sulle 12 ore, del laboratorio analisi, di radiologia, di fisioterapia, di farmacologia e delle attività di specialistica ambulatoriale.

“Il futuro del nostro ospedale dipende da una scelta prettamente politica, non da questioni tecniche – ha detto Clara Mugnai, leader storica del Comitato – ora che il Governo vuole addirittura riaprire i piccoli ospedali già chiusi, non si capisce perché qualcuno si ostini a voler smantellare, un pezzo alla volta, il Serristori”.

Andrea Calò, coordinatore del sindacato di base (Cobas) , ha quindi inviato tutte le rappresentanze istituzionali del Valdarno fiorentino a partecipare alla manifestazione: “Mi rivolgo in particolar modo ai sindaci, ai presidenti dei Consigli comunali e ai membri delle giunte dei tre Comuni, perché la lotta a difesa dell’ospedale è una lotta di tutti”.


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