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Attualità martedì 28 luglio 2020 ore 16:00

Serristori, battaglia dei Cinque Stelle in Regione

La manifestazione di Figline per il Serristori

“Con il taglio dei posti letto c’è il rischio reale che scatti il declassamento dell’ospedale”. Il consigliere Quartini presenta un’interrogazione



FIGLINE E INCISA — “Il Serristori passa da 61 posti di degenza ordinaria e di urgenza a 15 posti letto. Dopo il taglio dei 23 posti letto di Medicina A e i 2 posti letto di Sub-Intensiva portato avanti da Rossi-Saccardi-Morello, vi è un rischio reale del declassamento del presidio di Figline. Si tratterebbe di una scelta del tutto inaccettabile”. Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle lancia l’allarme sul futuro del Serristori. Un rischio inaccettabile soprattutto perché, spiega il consigliere pentastellato “Questa ipotesi è in netto contrasto con le politiche sanitarie dell’attuale Governo, che prevede il potenziamento di tutte le reti ospedaliere e territoriali capaci di rispondere ad eventi emergenziali, alla luce della stessa epidemia Covid-19. Piano che prevede per la Toscana integrazioni degli stessi letti di terapia intensiva e sub intensiva pari ad oltre 190 degenze da realizzare capillarmente”.

"Ieri ho incontrato i comitati e le associazioni dei cittadini che stanno difendendo da oltre 20 anni il loro storico e prezioso presidio sanitario – racconta Quartini - La loro preoccupazione è del tutto legittima, specialmente alla luce degli ulteriori tagli dei servizi”.

Secondo il consigliere regionale il quadro che emerge è sconfortante: “L’attuale situazione vede una riapertura tanto parziale ed insufficiente, quanto precaria del pronto soccorso H24 sia strutturalmente che in termini di dotazione organica del personale, a causa della scelta di non inviare il 118 dalle 20 alle 7 di mattina e della contemporanea chiusura della Medicina A che perde 23 posti letto di degenza, della chiusura della SUB Intensiva con l’abbattimento dei posti letto relativi, della riduzione da 18 a 15 dei posti letto della medicina B oltre che, per il mese di agosto sine die, per la contemporanea chiusura del reparto di chirurgia, delle sale operatorie e della ortopedia-reumatologia. Non ci soffermiamo, poi, sul problema della cronica carenza di anestesisti, che limita fortemente tutta l’attività chirurgica, ortopedica e traumatologica, spostata all’OSMA e nemmeno sulla inaccettabile operazione fatta sulla radiologia e laboratorio analisi, con il personale attivabile solo in reperibilità. A tutto ciò si aggiunge il concreto timore che la stessa attività ambulatoriale venga penalizzata a partire dall’oncologia, alla cardiologia, all’odontoiatria, all’endoscopia, la dermatologia ed altro. Il non rispetto dei patti territoriali è un’offesa inaccettabile alla popolazione e ai Sindaci”.

A seguito di questa situazione il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle ha deciso di avviare immediatamente un’azione politico-amministrativa in Consiglio regionale: “Su questo tema presenterò oggi stesso un'interrogazione alla giunta regionale perché è intollerabile raggirare i cittadini e ancor di più se si tratta della loro salute."


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